Con l’introduzione della legge 194 del 1978 le giovani donne che decidono di affrontare un’ interruzione di gravidanza sono tutelate dallo Stato oltre che in diritto di ricevere assistenza sanitaria gratuita. Grazie a quella legge, infatti, si legalizza in Italia l’interruzione di gravidanza entro il terzo mese, scelta operata da giovani donne che non se la sentono di portare avanti la gravidanza, alle volte perché minorenni, senza un lavoro o un reddito fisso, in altri casi perché non sostenute dalla famiglia o magari perché lasciate sole dal compagno, e dunque spaventate di fronte alla prospettiva di crescere un figlio in completa solitudine, senza un aiuto non solo economico, ma anche emotivo.
Fino a meno di quaranta anni fa, le donne che non se la sentivano di intraprendere questo percorso di vita, si vedevano costrette a ricorrere alla pericolosa pratica degli aborti clandestini, per la quale rischiavano di contrarre gravi infezioni se non, nei casi più estremi, di andare addirittura incontro alla morte. Di qui la necessità di creare una legge ad hoc, che tuteli la donna decisa ad effettuare un’interruzione di gravidanza entro la terza settimana evitando per lei il pericolo di vita.
Negli anni, il crescente numero di extracomunitari arrivati nel nostro paese, unito a un inizio della vita sessuale sempre più precoce, ha fatto sì che il ricorso all’aborto come ‘estrema ratio’ si sia diffuso in maniera esponenziale. Con esso, si sono diffuse anche le strutture che accolgono le donne che vogliono effettuare un’interruzione di gravidanza e che offrono non solo un’assistenza medica, ma anche un supporto psicologico nelle settimane successive all’intervento. Si tratta di solito di consultori, centri d’ascolto, presenti in tutte le maggiori città italiane.
A Milano, ad esempio, è possibile trovare questo tipo di servizio anche negli ospedali: ecco di seguito l’elenco delle strutture presso le quali è possibile effettuare l’IVG (interruzione gravidanza volontaria). Ospedale Buzzi, via Castelvetro; Ospedale Macedonio Melloni, via Melloni; Ospedale Niguarda, Piazza Ospedale Maggiore; Ospedale San Carlo, Via Pio II; Ospedale San Paolo, Via di Rudinì; Ospedale Mangiagalli, Via Commenda; Ospedale Grasso, Via Sacchi; Ospedale Bassini, Via Gorkji.