Una gravidanza è per una donna e per una coppia un momento magico atteso con ansia e spesso desiderato, in altri casi la gravidanza arriva in maniera inattesa, non pianificata e non sempre appropriata alle situazione contingenti o all’età dei due neo genitori. Altre volte si rivela pericolosa per la salute della mamma o talvolta durante gli esami, vengono rilevate patologie morfologiche o malattie genetiche. In queste situazioni alcune coppie ricorrono all’interruzione di gravidanza, quasi sempre sofferta e ponderata con molta attenzione. Talvolta è il medico stesso che ha in cura la donna a consigliare l’aborto, indirizzando la paziente verso le strutture pubbliche o in altri casi, verso le strutture private autorizzate.
Sarà necessario farsi rilasciare un certificato in base alle leggi vigenti (legge 194), l’aborto potrà effettuarsi entro il terzo mese di gravidanza (90 giorni dalla data dell’ultima mestruazione nel caso di normale interruzione), ed entro il quinto mese di gravidanza nel caso di aborti considerati terapeutici. Verranno considerati terapeutici gli aborti in cui sono state riscontrate anomalie e malformazioni del feto.
Dal 2010 è possibile abortire anche con metodo farmacologico adottando una pillola che andrà prescritta dal ginecologo entro la 7° settimana dalla data dell’ultimo ciclo (49 giorni).
Per richiedere il certificato per l’interruzione di gravidanza ci si può rivolgere, al proprio medico, presso le strutture ospedaliere o i consultori di zona i quali illustreranno la prassi da seguire. Occorrerà presentare la propria tessera sanitaria ed il test di gravidanza eseguito in laboratorio.
Nel caso l’interruzione di gravidanza riguardi un soggetto minorenne, sarà necessaria l’autorizzazione firmata dai genitori, o in sostituzione quella del tribunale, avvalendosi di un giudice tutelare.
Dalla data dell’emissione del certificato dovranno trascorrere 7 giorni che consentiranno alla donna, di decidere con serenità. In seguito si effettueranno in ospedale, degli esami di routine e verrà fissata la data dell’interruzione di gravidanza, avvalendosi di anestesia locale o totale, ed in regime di day hospital.