L’acqua per neonati viene utilizzata sia per offrire da bere sia per sciogliere il latte in polvere, in caso di allattamento artificiale.
Deve trattarsi di acqua poco mineralizzata al fine di non affaticare il delicato apparato renale del bambino.
Generalmente viene suggerita la dose di 250 millilitri per chilogrammo corporeo al giorno.Nella scelta dell’acqua per neonati, è consigliabile rivolgersi verso acque “oligominerali”, ovvero contenenti basse quantità di sali minerali e soprattutto un residuo fisso compreso tra 50 e 500 milligrammi per litro.
Le dosi ottimali di sali minerali contenuti in un litro di acqua dovrebbero essere: massimo 10 milligrammi di arsenico e nitrati per litro; il fluoro non deve mai superare 1,5 milligrammi per litro; il magnesio deve avere un valore compreso tra 150 e 500 milligrammi, il sodio deve essere inferiore a 20 milligrammi mentre ci dev’essere un’adeguata percentuale di calcio.Prima di effettuare la scelta dell’acqua per un neonato è sempre consigliabile controllare attentamente, sulle etichette delle bottiglie, i valori dei minerali presenti, oppure chiedere consiglio al proprio pediatra e/o farmacista.
Tra le varie tipologie di acque oligominerali commercializzate, alcune soddisfano i requisiti riportati sopra, e sono: acqua Lauretana, con un residuo fisso pari a 14 milligrammi per litro (si tratta dell’acqua con minore residuo fisso in commercio), acqua Norda, acqua Panna, acqua Fiuggi, acqua Sant’Anna (dopo l’acqua Lauretana è quella con minore residuo fisso). L’acqua Guizza e l’acqua Rocchetta sono invece sconsigliate visto l’alto residuo fisso in esse contenuto.
Una nota in chiusura: è sempre raccomandabile non utilizzare acqua del rubinetto per l’alimentazione dei neonati in quanto non possiede le caratteristiche organolettiche adatte al loro metabolismo.