Alla nascita del proprio bambino, si prepara la cameretta arredandola con mobili adatti all’infanzia quali fasciatoio, una culla o un lettino per bambini e un armadietto. In un primo momento si adotterà una culla in vimini o in legno, utile per conciliare il sonno del bimbo cullandolo, successivamente si passerà al classico lettino per bambini con sponde verticali.
Alcuni genitori utilizzano la carrozzina anche in casa ma è preferibile adottare una culla in quanto le carrozzine, per motivi igienici e per la formazione estremamente frequente di condensa, sono sconsigliate.
Molti genitori si chiedono a che età sia opportuno spostare il neonato dalla culla ad un lettino ma in realtà non esiste una regola fissa, molto dipende dalla grandezza del bambino e dalla sua vivacità. Ci sono bambini che possono rimanere in culla anche fino a 4 o 5 mesi, mentre altri andranno spostati, per maggior sicurezza, molto prima di tale periodo (anche a soli due mesi).
I lettini dovranno rispondere ai requisiti CEE in norme di sicurezza, ed osservare un adeguato spazio tra una doga e l’altra delle sponde di contenimento, per evitare inconvenienti. Proprio per questo motivo per rendere i lettini per bambini utilizzabili anche per un neonato ai primi mesi di vita, sarà sufficiente munirli di appositi paracolpi in tessuto imbottito.
I paracolpi delimitano l’intera superficie delle sponde del lettino o parte di esse e secondo le necessità, potranno essere collocati all’interno del perimetro, in numero di uno o più di uno.
Alcuni lettini presentano una base munita di dondolo che consente di cullare agevolmente un neonato esattamente nel medesimo modo in cui si fa con una culla. Nella scelta dell’adozione del lettino per bambini l’unico inconveniente per i genitori è di natura pratica, in quanto per accudire o coccolare un neonato nella sua culla, possiamo adottare una posizione più consona rispetto ad un lettino, quest’ultimo ci obbligherà a posizioni ben più scomode.
Detto ciò potremo decidere di avvalerci del lettino al posto della culla nei modi e nei tempi che riteniamo più consoni per noi e per il bebè, in linea di massima dal terzo mese in su salvo eccezioni e casi particolari.